FEDE
CATECHISMO
Tra quelli che erano saliti per adorare, durante la festa, c'erano alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo e chiesero: “Signore, vogliamo vedere Gesù”. Viene Filippo e lo dice ad Andrea; viene Andrea con Filippo e lo dicono a Gesù, e Gesù risponde loro: “E' giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo… Padre, glorifica il tuo nome!” Venne allora una voce dal cielo: “L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!” La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: “Un angelo gli ha parlato”. Rispose Gesù e disse: “Questa voce non è venuta per me, ma per voi”. Poi se ne andò e si nascose da loro. Benché avesse compiuto tali segni davanti a loro, non credevano in lui; perché si compisse la parola del profeta Isaia che ha detto: “Signore, chi ha creduto alle cose udite da noi? E il braccio del Signore a chi è stato rivelato?” Per questo non potevano credere; infatti, Isaia ha detto ancora: “Ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e non si convertano e io non li guarisca!” Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui.
Gesù allora gridò e disse: “Chi crede in me, non crede in me, ma in chi mi ha inviato; chi vede me, vede chi mi ha inviato. Io, luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nella tenebra”. (Gv 12, 20-46)
Com’era stato atteso dall’umanità, com’era stato annunciato dai profeti, l’unigenito Figlio di Dio si è incarnato e si è fatto uomo.

Perche' il Figlio di Dio si e'è fatto uomo?

Per farci partecipi della sua vita divina, Dio aveva creato l’uomo perfetto, senza peccato e immortale. L‘umanità, tuttavia, è caduta e perciò l’unigenito Figlio si è incarnato per riportarla al Padre.
Il Signore che mi ha plasmato, presa della polvere dalla terra, mi ha dato vita infondendomi un’anima con soffio vivificante, e mi ha onorato facendomi capo in terra di tutte le cose visibili e simile agli angeli nella vita...

Quando e' decaduta l'umanita'à?

In principio niente esisteva, neppure il tempo: solo Dio è. Dio in principio ha creato gli esseri eccelsi, le schiere celesti degli Angeli della sua Gloria, gli Arcangeli, le Potenze, i Cherubini dai molti occhi, i Serafini dalle sei ali. Con due ali si coprono il volto, con due ali si coprono i piedi, con due ali volano e gridano l’inno della salvezza:
Santo! Santo! Santo! Il Signore degli Eserciti! Pieni sono il cielo e la terra della sua Gloria! Osanna tra gli Eccelsi! Santo Dio! Santo Forte! Santo Immortale!
Gli Angeli contemplano la Gloria di Dio e glorificano in eterno il Padre, il Figlio e il Santo Spirito. Dio è il Padre senza principio, Dio è il Figlio che il Padre ha generato dall’eternità, Dio è il Santo Spirito che in eterno procede dal Padre, e un solo Dio è la Triade che ha fatto l’uomo.
In principio nulla esisteva di ciò che esiste. Tutto, e a suo tempo, è uscito dalle mani di Dio: le stelle, le piante, gli animali, e Dio vide che tutto era molto bello. Dio piantò l’Eden: un giardino, un paradiso a oriente, e Dio disse:
“Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza e abbiano il dominio su tutta la terra”. E Dio fece l’uomo. Secondo l’immagine di Dio lo fece, maschio e femmina li fece, e li benedisse Dio dicendo: “Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e dominate su di essa”. E vide Dio tutte quante le cose che aveva fatto, ed ecco erano belle assai. (da Gen 1 e 2, 1-5)
Dio ha creato l’uomo perfetto, a sua immagine e somiglianza, e lo fece dimorare nell’Eden. Ma un angelo si ribellò a Dio, trascinò con sé altri esseri eccelsi che si separarono dalla volontà di Dio. Anziché essere ministri della Bellezza, si fecero demoni.
Allora il Maligno, l’antico serpente, disse alla donna: “Non morirete. Sapeva in realtà Dio che nel giorno in cui mangiaste si apriranno i vostri cuori e sarete come dèi”. E vide la donna che buono era l’albero da mangiare e piacevole per gli occhi da vedere ed era adatto per poter comprendere, e – preso il suo frutto – lo mangiò e ne diede anche a suo marito con lei. E si aprirono gli occhi dei due e conobbero che erano nudi e cucirono foglie di fico e fecero per sé dei perizomi. (Gen 3, 1-7)
Dio aveva posto Adamo in oriente, come signore del creato; eppure Adamo si fece servo del peccato. Si spogliò della sua dignità e fu nudo e indifeso; diviso in se stesso, l’uomo fu schiavo della paura.
Udirono la voce del Signore Dio che passeggiava nel giardino al tramonto e si nascosero, sia Adamo che sua moglie, dal volto del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. E chiamò, il Signore Dio, Adamo e gli disse: “Adamo, dove sei?” Gli disse: “La tua voce ho udito, mentre camminavi nel giardino, e ho avuto paura”. (Gen 3, 8-10)
Tutta la creazione, da quel giorno, geme e soffre perché subisce le conseguenze del peccato d’Adamo, e ogni uomo è indotto al peccato.
Per un solo uomo il peccato entrò nel mondo e, attraverso il peccato, la morte. Così la morte ha raggiunto tutti gli uomini e, a causa della morte, tutti peccano. La morte ha regnato anche su quanti non hanno peccato a somiglianza della trasgressione d’Adamo. (Rom 5, 10-16)


I
n quel giorno Dio ha abbandonato l'’uomo?

Dio si riservò un popolo che gli fosse fedele, Israele, e quando Israele fu schiavo in Egitto, Dio lo trasse fuori con braccio potente. Al terzo giorno scese il Signore sul monte Sinai davanti a tutto il popolo che era uscito nel deserto, e parlò il Signore dicendo queste dieci parole:
“Ascolta, popolo mio: Io Sono il Signore Dio tuo: non avrai altri dèi all’infuori di me. Non farti alcun idolo. Non usare invano il nome del Signore Dio. Lavora sei giorni ma santifica il settimo : è il riposo per il Signore Dio. Rispetta tuo padre e tua madre. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non mentire. Non desiderare quel che appartiene ad altri”. (da Es 19 e 20; Deut 5)
Ci ha parlato il Signore sul monte; scrisse quelle parole e nulla aggiunse perché ancora non era venuta l’ora.

E quando è venuta l'’ora?

Il Figlio di Dio, della stessa natura del Padre (Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato ma non creato), uno della Trinità santa, già da tempo si era fatto vedere:
Oltre il deserto, sul monte Chorìv, si fece vedere l’Angelo del Signore in una fiamma di fuoco del roveto; e Mosè vede che il roveto brucia di fuoco, ma il roveto non si consumava. (Es 3, 1-2)
Similmente, senza intervento d’uomo, il Figlio di Dio è nato da Maria, vero uomo e vero Dio: perciò noi proclamiamo la sempre Vergine Maria vera Madre-di-Dio, dalla quale è sorto il sole di giustizia che ha riconciliato al Padre l’umanità decaduta. Nella pienezza dei tempi, vale a dire quando giunse il momento da lui voluto, Dio ha fatto un nuovo e vivo paradiso, Maria, per farvi crescere il nuovo albero della vita. Dio ha benedetto la casta e feconda unione tra Gioacchino e Anna, e da loro è nata la Tutta Santa e sempre vergine. Benedetta tra tutte le donne, Maria, prima ancora d’unirsi a Giuseppe, cui era stata promessa, si trovò incinta nel ventre dal Santo Spirito. Vergine ha generato e vergine rimane per natura: il Figlio di Dio nato da lei è colui che rigenera la natura umana.
Il Signore mi fece volgere per la via della porta esterna del santuario che guarda ad Oriente: essa era chiusa. E il Signore mi disse: “Questa porta resterà chiusa, non verrà aperta e nessuno vi passerà per essa, perché per essa entrerà il Signore Dio d’Israele e rimarrà chiusa. Poiché il principe, lui, siede in lei per prendere cibo; entrerà per la via del portico della porta e per la sua via uscirà”. (Ez 44, 2)
La Vergine ha partorito e ha dato alla luce il Figlio, Gesù; lo avvolse in fasce, lo depose in una mangiatoia. Gli angeli cantarono insieme alle stelle la sua nascita, i pastori lo adorarono, e re venuti da lontano gli portarono doni: noi gli abbiamo dato la madre.
Preparati, Betlemme, si è aperto per tutti l’Eden. Preparati, Efratà, perché dalla vergine è fiorito l’albero della vita nella grotta. Davvero il suo grembo è divenuto spirituale paradiso in cui si trova la pianta divina: mangiando di questa vivremo, non moriremo come Adamo. Nasce Cristo, per far rivivere l’immagine un tempo caduta.
All’ottavo giorno il bambino prese nome Gesù – che vuole dire: Il Signore salva – e fu circonciso in ossequio alla Legge di Mosè.Il primogenito del Padre dimostrava d’essere l’ultimo nato del popolo prescelto; venuto al mondo per dare compimento ai sacrifici antichi e generare i primogeniti per Dio, un popolo nuovo. Il Figlio appariva nella carne come uomo, per portare la salvezza a tutti gli uomini.Nuovo Adamo, uomo perfetto e in tutto Dio.
Cristo Gesù non considerò come preda l'essere uguale a Dio ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenuto simile agli uomini… Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra d’ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle realtà celesti, terrestri e infernali e ogni lingua riconosca che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2, 5-11)
Cristo Gesù, il Signore, è una sola persona, Dio-Uomo; con due nature, umana e divina.
Unigenito Figlio e Logos di Dio, pur essendo immortale, hai accettato per la nostra salvezza d’incarnarti nel seno della santa Madre di Dio e sempre vergine Maria; tu, senza mutamento, ti sei fatto uomo; crocifisso Cristo Dio, con la morte hai calpestato la morte; tu sei uno della santa Triade, glorificato con il Padre e il Santo Spirito.

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