SAN PORFIRIOS
Il Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ha proclamato ( Il 27 novembre 2013) ufficialmente la canonizzazione del santo anziano padre Porfirio (1906-1991).
LA FIAMMA DIVINA CHE SI ACCESE NEL MIO CUORE
DI MONACO AGAPIO |
Il testo di questo libro ci è stato consegnato dal monaco Agapios dopo la santa dormizione dello lerondas Porfirios. Per diverse ragioni, abbiamo soffocato il nostro amore per lo geron e abbiamo tenuto inedito lo scritto, come tanti altri simili. Tuttavia, le costanti richieste di amici e fratelli di pubblicare quanto si è da noi raccolto sullo geron Porfirios, hanno vinto le nostre esitazioni e così cominciamo piano piano la pubblicazione a giovamento dei devoti cristiani e a gloria di Dio |
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San Porfirios, fu uno di quelli monaci eccezionali per spiritualità e per fede della Montanga sacra di Athos. Il Gheronta Porfirio nacque
il 7 Febbraio 1906 nel paese di San Giovanni della provincia Caristia
dell'isola greca Eubea, col nome Evangelos. Era il quarto figlio di una
famiglia molto povera. Suo padre a causa della povertà dovette
trasferirsi nell'America centrale e lavorare nella costruzione dello stretto
di Panarna. Il piccolo Evangelos frequentò solo le prime due classi
delle elementari, perchè a causa della povertà della sua
famiglia dovette iniziare a lavorare all'età di 7 anni come pastorello
del piccolo gregge della famiglia, a 8 anni lavorò nella miniera
della zona e in seguito in un negozio di alimentari di parenti in Calcida
e poi nella città di Pireo. All'età di 12 anni
fuggì di nascosto per il monte Athos e divenne allievo monaco di
due asceti il Panteleimon e il Ioannichio, i quali erano asceti nella
solitaria schiti di Cafsocalivia, una zona solitaria e difficilmente acessibile
del Monte Athos, vicino al Monastero di Megisti Lavra. All'età
di 16 anni venne giudicato degno di diventare manaco con il nome di Nikita.
Da allora ebbe il dono della veggenza cioè di quel dono spirituale
che permette all'uomo di vedere oltre le possibilità fisiche tutto
ciò che Dio permette nel mondo fisico e spirituale. A 18 anni si
ammalò gravemente e i suoi Gherontes decisero di mandarlo in un
monasero al di fuori del Monte Athos per poter essere curato. |
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Si stabilì nel Monastero di San Charalambo, vicino al paese Avlonari dell' isola Eubea. In quel periodo lo conobbe l'arcivescovo del Sinai Porfirio 111 il quale veniva ospitato allora in quel monastero. Esso venne profondamente colpito dalla sua virtù, dal suo amore per Cristo, dal suo zelo ascetico, dalla sua chiaroveggenza e dalla sua saggezza e con il consenso del vescovo locale venne da lui ordinato diacono e sacerdote nonostante la sua giovane età.
Come sacerdote esercitò nella diocesi di Cari stia e in seguito de Calcida fino al 1940. N elI' ottobre del.1940 venne assunto come efimerio
nel Policlinico di Atene per il suo grande amore per i malati. Lì servi per 'trentatre anni e contemporaneamente confessava e consigliava coloro che si rivolgevano a lui.
Visse umilmente e in silenzio, pregando e aiutando il possimo. Una volta divenuto anziano si ritirò nel piccolo monastero abbandonato e semidistrutto di San Nicola in' Callistia del monte Penteli, in un bosco fuori Atene, dove riceveva, confessava e consigliava un gran numero di fedeli. Fu colpito da infarto e una volta ristabilitosi, nel 1979, si stabilì in una zona agricola del paese Milesi, 45 km fuori Atene dove fondò il nostro convento. Anche qui arrivara una moltitudine di fedeli per ascoltare i suoi consigli, per la sua benedizione, per risolvere i loro problemi, per conoscere ciò che succedeva loro, per guarire dalle loro malattie. Visse in questo convento 12 anni. Quando capì che era arrivato alla fine della sua vita terrena ritornò in schiti di Cafsocalivia del Monte Athos, ove era audato per la prima volta monaco 73 anni prima, per essere sepolto umilmente e silenziosamente. E lì si addormentò nel Signore il 2 Dicembre 1991. Cosi terminò la sua vita terrena. Adesso prega dal cielo per la nostra penitenza -e per la nostra unione in Christo- Questa sua preghiera sono state le ultime parole che sono state udite sussurate dalla sua bocca: "Di essere uno".
Le principali qualità dello geron Porfirios erano la sua umiltà, l'amore, la saggezza secondo Dio e molti carismi dello Spirito Santo come la introspezione, la preghiera, le terapie e altro. Con queste doti aiutava e continua ad aiutare anche dopo la sua morte quanti lo invochino. Lo preghiamo devotamente anche noi di intercedere presso il Signore che perdoni i nostri molti peccati e innanzi tutto il ritardo nell' offrire ai nostri fratelli devoti il materiale, in nostro possesso, sul suo contributo spirituale e filantropico.
Non esiste la morte. Non temere la morte.
Chi sia morto per Cristo, non esiste per lui la morte. E se non sei morto, devi morire per Cristo.
Trabocca d'amore di Cristo per tutti. E segretamente arriva un cambiamento, una mutazione in tutto.
Prega Dio di inviarti la Santa umiltà. Non quella che dice: sono l'ultimo, sono una nullità. La santa umiltà è dono di Dio. Dono. Carisma.