I Santi Martiri Timoteo e Maura
Un matrimonio onorato
Una santa coppia, i santi Timoteo e Maura, hanno sofferto per la fede nelle mani degli idolatri. Per questo sono divenuti esempio di sacrificio, amore e e consacrazione al nostro Dio,il Salvatore Gesù Cristo.
Durante il servizio del Matrimonio, dopo che la coppia è stata incoronata,si canta il seguente inno a tutti i Santi Martiri: "O Santi Martiri,che avete combattuto la buona battaglia e avete ricevuto le vostre corone:supplicate il Signore, perchè abbia compassione delle anime nostre". Noi cantiamo questo inno perchè caratterizza il matrimonio come un martirio, dal momento che esso è un Mistero di amore. L'amore per natura è martirio,è una croce. Per due estranei richiede senza dubbio molto amore di sacrificio e di martirio i unirsi insieme venendo da due mondi differenti, con due differenti ambienti e personalità,così come anche differenti difetti,debolezze, ed educazioni, e vivere le proprie vite con molta pazienza e amore reciproco.
I Santi Timoteo e Maura incarnano questo amore e le loro vite dovrebbero essere un'ispirazione per ogni coppia sposata,che tenendo la loro icona appesa nella propria casa ricordi cosa sia un matrimonio cristiano.
Vita dei Santi Timoteo e Maura
I Santi Timoteo e Maura hanno sofferto per la Fede durante la persecuzione sotto l'impero di Diocleziano (284-305). San Timoteo veniva dal villaggio di Perapa (Tebe d'Egitto), ed era il figlio di un prete chiamato Pikolpossos. Egli era stato fatto lettore tra il clero della Chiesa, ed era anche custode e copista dei libri del Divino Servizio. San Timoteo fu denunciato come custode di libri Cristiani, che l'imperatore aveva ordinato di confiscare e di bruciare. Portarono così san Timoteo davanti al governatore Ariano, che gli chiese di consegnare i sacri libri. Il santo fu esposto a orribili torture per il suo rifiuto di obbedire al comando. I carnefici misero due sbarre di ferro roventi nelle sue orecchie, a causa delle quali egli perse la vista e divenne cieco.
San Timoteo coraggiosamente sopportò il dolore e rese grazie a Dio, per avergli concesso di soffrire per Lui. I torturatori misero il santo a testa in giù,mettendo un pezzo di legno nella sua bocca,e appendendogli una pesante pietra al collo. La sofferenza di san Timoteo fu così estrema che persino coloro che lo torturavano implorarono il governatore di alleggerire la tortura.
Durante queste torture, al governatore fu riferito che Timoteo aveva una moglie giovane di nome Maura che lui aveva sposato solo venti giorni prima. Ariano ordinò che Maura fosse condotta, sperando che con la sua presenza, avrebbero potuto rompere la volontà di san Timoteo. San Timoteo incoraggiò sua moglie a non temere le torture, ma di seguire la sua scelta. Santa Maura rispose:"Io sono pronta a morire con te" e coraggiosamente si confessò come cristiana. Ariano ordinò che le fossero strappati i capelli e tagliate le dita delle mani.
Santa Maura si sottopose al tormento con gioia e ringraziò persino il governatore per la tortura,che sopportò perchè le fossero perdonati i suoi peccati. Poi Ariano diede ordini di mettere santa Maura in un calderone bollente, ma lei non sentì alcun dolore, e rimase illesa. Sospettando che i servi avessero messo acqua fredda per simpatia verso la martire,Ariano si alzò e ordinò alla santa di bagnargli la mano con l'acqua del calderone. Quando la martire fece questo, Ariano urlò con dolore e ritirò la mano ustionata. Poi ammettendo per un istante la potenza del miracolo, Ariano confessò il Dio nel quale Maura credeva come il vero Dio, e ordinò che fosse rilasciata. Ma il diavolo teneva ancora un grande potere sul governatore e nuovamente incominciò a incintare Maura a sacrificare agli dei pagani. Non avendolo ottenuto in nessun modo, Ariano tanto più fu preso da una rabbia satanica e iniziò con nuove torture. Poi la gente iniziò a mormorare e chiese di fermare l'abuso di questa donna innocente. Ma san Maura, volgendosi alla gente disse: "Nessuno mi difenda. Io ho un difensore, Dio, nel quale io confido."
Infine dopo averli torturati per un lungo tempo, Ariano ordinò che i martiri fossero crocifissi. Per dieci giorni essi rimasero appesi sulle croci guardandosi l'un l'altro.
Al decimo giorno del martirio i santi resero le loro anime al Signore. Questo accadde nell'anno 286. Più tardi a Costantinopoli fu istituita una solenne celebrazione dei santi Martiri Timoteo e Maura, e fu costruita una chiesa in loro onore.
Memoria 3 maggio