Sante Martiri Fede, Speranza, Carità e della loro madre Sofia

Dal sinassario della Chiesa Ortodossa.
Il 17 del mese di Settembre, memoria delle Sante Martiri Fede, Speranza, Carità e della loro madre Sofia

Queste Sante Martiri vissero in Italia durante il regno di Adriano (117-389). Provenivano da una ricca e devota famiglia e la loro madre Sofia le educò nella Fede, nella Speranza e nella Carità. L’Imperatore seppe del loro modo ammirevole di vita e così, sentendo che erano a Roma, mandò alcuni soldati per portarle al suo cospetto. Considerando la loro giovane età, egli fu colpito di come fossero salde nella fede le figlie di Sofia, e pensando che fossero forti davanti a lui per il fatto che si sostenessero a vicenda, decise di interrogarle separatamente.
Fede, che aveva dodici anni, fu condotta per prima. Essa respinse coraggiosamente le adulazioni del tiranno e disapprovò le sue spudorate azioni e i suoi piani vani contro i Cristiani. L’imperatore infuriato la fece scorticare, picchiare senza pietà e le fece strappare il seno, da dove sgorgò latte e non sangue. Le altre torture che la santa martire subì non servirono a nulla, poiché essa era protetta dal potere di Dio. Quando, alla fine, vennero per tagliarle la testa, sua madre Sofia la incoraggiò ad accettare con gioia la morte che l’avrebbe unita a Cristo.
Speranza, che aveva dieci anni, fu condotta davanti all’imperatore per seconda. Confessando saldamente Cristo come a sua sorella, essa fu picchiata e poi immersa in una fornace ardente. Le fiamme, però, quando la toccarono si spensero, essa, infatti, bruciava di un amore per Dio che era più ardente di quello materiale. Dopo molte altre torture, anch’essa morì con la spada rendendo grazie a Dio.
Carità, la terza delle sorelle, fu anch’essa convocata al cospetto dell’imperatore il quale era impazzito per la rabbia. Essa aveva solamente nove anni ma aveva lo stesso animo saldo delle sue sorelle. La bambina fu appesa a una forca e fu legata così saldamente che le sue membra furono spezzate dalle corde. Poi fu gettata in una fornace, dalla quale fu salvata da un angelo, e infine decapitata.
Sofia si rallegrò in spirito nel vedere le sue figlie compiere così gloriosamente il loro viaggio verso le dimore dei giusti ma, sopraffatta dal dolore terreno, dopo pochi giorni rese la sua anima a Dio vicino alla tomba delle sue figlie.

 

Per le loro preghiere, Signore Gesù Cristo Dio nostro, abbi misericordia di noi e salvaci. Amin