San Costantino e Sant’Elena
Come è noto poche persone, nella lunga storia dell'umanità, sono state onorate con il titolo di Grande. Prominente fra loro è senza dubbio Costantino il Grande. Era davvero grande, non solo nei progetti di prudenza politica, nella gestione finanziaria, nella riforma amministrativa, nell'abilità militare ma anche come persona saggia e coraggiosa. Inoltre nel 313, fu emanato a Milano l’editto di Costantino, con il quale si decretava valida a tutti gli effetti la religione cristiana accanto alle forme di paganesimo già diffuse nella popolazione dell’impero e la restituzione dei beni alle comunità ecclesiastiche precedentemente confiscate dall’impero durante i periodi di persecuzione. Successivamente ha adottato prevedimenti per incoraggiarne la diffusione del cristianesimo, convocando i primi Concili Ecumenici, incoraggiando la costruzione di templi e onorando i Santi Martiri.
San Costantino il Grande, primo imperatore cristiano, e fondatore di Costantinopoli, nacque a Naisso in Illiria, l’odierna Nis, nella Serbia centrale nell’anno 275 e morì a Nicomedia, nell’odierna Turchia, nel 337.
Suo padre era Costanzo, chiamato Cloro a causa del colore pallido del suo viso, era un alto ufficiale dell’esercito, che divenne sovrano dell’Impero Romano d’Occidente nel 305, in seguito all’abdicazione di Diocleziano. Con la morte di Costanzo, avvenuta l’anno successivo, Costantino fu acclamato imperatore dal suo esercito. Questa scelta non è stata accettata da Galerio e dagli altri generali, che diedero inizio ad una lunga serie di guerre civili. Dopo una serie di eventi storici, Costantino il Grande si scontra con Massenzio, figlio di Massimiano nel 312, con la sconfitta di quest'ultimo nella battaglia di Ponte Milvio, alla periferia di Roma.
La battaglia durò diversi giorni ed è nota l’importanza che ebbe nella storia. Costantino, prima della battaglia vide, nel crepuscolo, una visione: sul cielo apparve il simbolo della Croce con la scritta IN HOC SIGNO VICES. Cristo, durante la notte, gli sarebbe apparso in sogno “esortando Costantino ad apporre quel simbolo sugli scudi dei soldati con quei segni celesti di Dio e ad iniziare quindi la battaglia. Egli fece dunque in questo modo e ruotando e piegando su se stessa la punta superiore della lettera greca X , segnò gli scudi con l’abbreviazione della parola Χριστός (Cristo)” (Lact., 16-17) .
Scrisse Eusebio: “Un segno straordinario apparve in cielo. … quando il sole cominciava a declinare, egli vide con i propri occhi in cielo, più in alto del sole, il trofeo di una croce di luce sulla quale erano tracciate le parole IN HOC SIGNO VICES. Fu pervaso da grande stupore e insieme a lui il suo esercito.” (Eus. VC 37-40)
La mattina successiva, Costantino ordinò, non solo che venisse inserito il monogramma delle iniziali di Cristo in greco (X-P) sugli scudi dei soldati, che portavano inciso il sole, ma anche che venisse creato lo stendardo, che avrebbe sostituito l’aquila romana di Giove e a cui tutti i soldati avrebbero dovuto far riferimento.
Con la vittoria, Costantino divenne così l’indiscusso monarca dell’Impero Romano d’Occidente, mentre Licinio regnava su quello d’Oriente. Nel 323 Costantino attaccò e sconfisse anche Licinio e da quel momento sino alla sua morte, avvenuta nel 337, fu il solo sovrano di tutto l’Impero romano.
Sant’ Elena o Flavia Giulia Elena, madre di Costantino, nasce nel 249 d. C. nel Drepano di Bitinia in Asia Minore. Suo padre era un oste. all'età di 21 anni, il 270 d. C. sposò Costanzo Cloro, alto ufficiale dell’esercito. Sant'Elena nel 326 d.C. si reca a Gerusalemme, dove "con grande fatica e spese ha trovato la Croce di Cristo e altre due croci dei ladroni", scrive lo storico cipriota Leontio Macherà. Tornando a Costantinopoli, un anno dopo il ritrovamento della Vera Croce di Cristo, S. Elena passò da Cipro. Sant'Elena si addormentò in pace nel 327 d.C., all'età di 80 anni. Lo storico Eusebio scrive che la santa ha sentito che si avvicinava la sua morte e ha disposto di lascare i suoi beni a suo figlio e ai nipoti. Naturalmente il figlio portato le sue reliquie a Costantinopoli ed è stata sepolta nella chiesa dei Santi Apostoli. L’iconografia raffigura spesso Sant’Elena e San Costantino insieme ai due lati della Croce in memoria del fatto che San Costantino concesse la libertà di culto ai cristiani e sant'Elena ritrovò la Croce dove fu crocifisso il Signore.
Apolitichio:
Memoria 21 maggio