OMELIA CATECHETICA PER IL PRIMO DELL’ANNO
Il
primo giorno del mese di Gennaio si inaugura, ogni volta, il nuovo anno e
si dovrebbe iniziare nel nome del Padre, del Figlio e del santo Spirito. Come
è bello e piacevole se il Signore è l'inizio e la fine di ogni
cosa nella nostra vita. Com'è bello se il Signore è l'alfa e
l'omega perché lui è inizio di ogni cosa e in lui tutto finisce.
Si tratta di un nuovo anno, ma è veramente nuovo quando Gesù
è tra noi. È nuovo quando è dedicato a lui e diventa
così un anno di amore e di salvezza. Così ogni anno passato,
presente e futuro sarà un inno di ringraziamento al Signore per le
sue opere, per noi e per tutta l'umanità.
Più di duemila anni di salvezza sono trascorsi dalla nascita di Cristo.
Salvezza per ogni uomo che crede nel Dio-uomo e nostro Signore Gesù
Cristo; salvezza per ogni persona che si battezza nel Suo nome, nel nome della
Santissima Trinità, per ogni persona che crede, partecipa ai sacri
Misteri, osserva i suoi comandamenti e coltiva l'umiltà, la vera contrizione
e il pentimento.
Ogni anno l’anno nuovo è salutato con luminarie e fuochi d'artificio, con canti e preghiere. Ci facciamo gli auguri a vicenda per un Nuovo Anno sereno, in salute, da vivere con gioia e felicità lontano da ogni tribolazione e patimento con la speranza profonda che questi auguri ci accompagnino non solo per un anno ma per il resto della nostra vita.
L’arrivo del nuovo anno è anche una stazione speciale, nel flusso del tempo, che ci aiuta a capire che la vita va avanti e passa. E come crescono gli anni così si riduce e diminuisce il tempo della nostra vita in terra procedendo verso la fine, la morte. E questa è una cosa certa, anche se evitiamo di parlarne o di pensare. La morte verrà.
Tuttavia, per l’uomo che
percorre la via di Dio, la vita non finisce. Per lui comincia una vita di gioia
e di felicità. La vita eterna che si realizza, in ogni caso, pienamente
e universalmente solo vicino a Dio. Solo da Dio. " Dio ci ha dato la vita
eterna”. Quindi a coloro che credono nella Trinità, nell'incarnazione
di Dio nella persona di Gesù Cristo a Betlemme, che partecipano ai santi
Misteri della Chiesa , osservano i comandamenti di Dio e vivono una vita ad
imitazione di Cristo, a tutti loro Dio dà la vita eterna.
La vita eterna è nel Figlio di Dio, il nostro Signore Gesù Cristo
e, come dice l'evangelista Giovanni, “la vita eterna è nel Suo
Figlio”.
Cristo è quindi colui che dà la vita eterna all'uomo e distribuisce
beni superiori di molto a tutti i beni della terra, perché questi beni
sono indistruttibili ed eterni.
Così Cristo, il Redentore del mondo, è la salvezza attraverso
la personale partecipazione di ciascuno di noi alla Fede, ai sacri Misteri e
ci dona un potere soprannaturale attraverso il santo battesimo, l'unzione regale
del crisma e la comunione del suo santo Corpo e Sangue e con il pentimento ci
rigenera. Tanto più a lungo dura in noi il vero pentimento e l’umiltà,
tanto più si trasforma quotidianamente la nostra vita, il nostro cuore,
la nostra anima, la nostra mente, i nostri pensieri, i nostri sensi, anche il
nostro corpo.
E anche se durante il cammino
della vita cadiamo e sporchiamo la nostra anima, Cristo attraverso un vero pentimento
ci ridà di nuovo i suoi doni per non farci perdere la vita eterna.
Egli è la fonte inesauribile della nostra vita spirituale che non ha
fine, vicino a lui non si ha paura della morte e del demonio. Avendo Cristo
non ci piegano i dolori e le tribolazioni della vita.
Il peccato, dunque, è la cosa che ci separa da Lui che è vero
Dio e vita eterna, e ci porta alla dolorosa e definitiva morte. La morte eterna.
La morte del corpo e dell’anima, che è l'inferno, l'inferno eterno.
Per questo la notte in cui un anno finisce e comincia un nuovo anno dovrebbe
essere per noi motivo per cominciare una vita nuova, una vita di lotta spirituale,
una vita ad imitazione di Cristo! Senza Cristo la vita è un inferno eterno.
Ed è per questo che il miglior augurio non è di vivere per molti
anni, cento o duecento, ma vivere per sempre con Cristo nella gioia eterna del
Regno dei Cieli.