L'EPIFANIA
Omelia catechetica
Il 6 di gennaio la nostra santa Chiesa festeggia
la grande festività dell'Epifania, il Battesimo di Cristo, nel fiume
Giordano, da Giovanni Battista. Si chiama l'Epifania, perché si ha
la rivelazione al mondo di Dio, Uno e Trino, e la presenza di Cristo sulla
terra per la salvezza degli uomini. Con l’incarnazione del Verbo inizia
la presenza di Dio sulla terra, ma l'Epifania è la manifestazione della
sua presenza e dopo il Battesimo inizia essenzialmente la sua opera salvifica
e il suo insegnamento.
Gesù viene nel fiume Giordano, dove Giovanni Battista predica il pentimento
battezzando il popolo, e gli chiede di essere battezzato. Giovanni però
voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da
te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare
per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia».
Allora Giovanni acconsentì. Durante il battessimo il Giordano cambia
la sua corrente, tornando indietro, mostrando il miracolo che Cristo è
davvero l'unico senza peccato e non aveva bisogno né del battesimo
di penitenza, né della simbolica santificazione da parte dell'acqua.
In quello stesso momento, si aprirono i cieli e lo Spirito, in forma di colomba,
si avvicinò a Cristo. San Damasceno lo Studita, dice che “lo
Spirito Santo è apparso sotto forma di colomba, perché come
una colomba ha mostrato per il diluvio la fine, così ora il Battesimo
di Cristo e la comparsa dello Spirito Santo "in forma di una colomba"
mostra la fine del diluvio dei peccati”.
Nello stesso momento si udiva una voce dal cielo che diceva: «Questi
è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
La voce di Dio, ha un doppio significato. Indica in primo luogo che Cristo
è il Figlio e il Verbo di Dio, Dio vero da Dio vero, che si è
incarnato, ha insegnato, ha sofferto, è stato crocifisso ed è
risorto per la salvezza del mondo. Egli è il Figlio di Dio, al quale
lo Spirito di Dio riposa, lo Spirito di verità e di pace. E in secondo
luogo è il Figlio di Dio, verso il quale il Padre si è compiaciuto
che realizzasse il progetto di salvezza.
Dio stesso dichiara che il Padre è compiaciuto perché ora ufficialmente
si rivela la presenza del suo unigenito Figlio sulla terra e diventa reale
la speranza del mondo intero. Cristo si battezza nel Giordano, termina il
battesimo di Giovanni, che è stato il battesimo di pentimento e della
remissione dei peccati, e comincia un nuovo periodo per l’uomo: quello
della grazia di Dio, del restauro dell’amore nei cuori delle persone,
del battesimo nello Spirito.
Questi sono i passi da seguire nella nostra vita spirituale. Il pentimento,
la confessione e la rinascita spirituale con la grazia dello Spirito di Dio.
Per l'uomo che è ancora intrappolato dalle tenebre del peccato e dalle
passioni personali è impossibile avvicinarsi e comprendere Dio. Abbiamo
quindi bisogno di pentimento, di un cambiamento del nostro modo di essere,
diventare l’uomo nuovo che accoglie il messaggio di salvezza e lotta
per realizzarlo.
Non è un caso che Cristo dopo il battesimo nel Giordano ha iniziato
la predicazione pubblica usando le stesse parole di Giovanni Battista: "Convertitevi,
perché è arrivato il Regno dei Cieli" . Attraverso i Vangeli
vediamo che non ha mai condannato il peccatore, dando priorità al pentimento,
al ritorno dell'uomo vicino a Dio, alla rinuncia dal peccato, alla conversione
spirituale e alla trasformazione. Anche nell'Ascensione, ha detto ai apostoli
di predicare il pentimento a tutte le nazioni.
La stessa chiamata la fa, in ogni tempo, a tutti coloro che sinceramente vogliono
seguirlo, abbracciarlo, seguendo il suo insegnamento, diventando partecipi
del suo corpo, e partecipi della grazia vivificante dello Spirito Santo. Il
nostro ruolo non è quello di rimanere semplici spettatori del miracolo,
ma parte attiva del Battesimo, della Croce e della sua Risurrezione.
Cristo ci chiede di pentirsi e di affrontare la nostra vita quotidiana nella
sua presenza e nella sua benedizione, che ha il potere di trasformare le nostre
vite. E la nostra vita cambierà quando, per l'amore di Dio, decideremo
di rinascere spiritualmente e quando da spettatori indifferenti diventeremo
autentici discepoli di Cristo.