INCONTRO DEL SIGNORE
Festività 2 Febbraio
Omelia Catechetica
Quaranta giorni dopo la nascita
nella carne del Verbo di Dio, dopo che furono compiuti i giorni della purificazione
di Maria, Cristo è stato offerto al Tempio, secondo la legge.
In quel giorno è stato accolto da persone mosse dallo Spirito di Dio,
come l’anziano Simeone che lo prese tra le braccia, per questo motivo
questa festività è chiamata YPAPANTH. La parola deriva dal verbo
ypantào che significa venire incontro a un’altra persona.
Con molta emozione il giusto
Simeone tiene tra le braccia il Dio bambino. Il suo cuore è pieno di
gioia. Rivolge lo sguardo verso il cielo e le sue labbra si muovono con devozione
per pronunciare con calore: "Ora lascia che il tuo servo, o Signore, muoia
in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua
salvezza, che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; luce per illuminare
le genti e gloria del tuo popolo Israele».
L’anziano si rivolge poi alla Vergine Maria e con voce grave che caratterizza
il profeta illuminato dallo Spirito di Dio rivela la volontà dell'Altissimo,
e dice: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento
di molti in Israele e per essere segno di contraddizione". Parole davvero
profetiche, che la Vergine ascolta, non solo con emozione ma anche con timore
reverenziale. Sono parole profetiche che predicono eventi tristi e infelici
confermate dalle seguenti: " e a te una spada trafiggerà l'anima,
affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Queste ultime
parole della profezia annunciano la passione di Cristo, di fronte alla quale
sua madre, Maria, avrebbe avuto trafitto il cuore. Ma le parole che precedono
quest’ultime: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento
di molti in Israele e per essere segno di contraddizione " avevano e hanno
la loro realizzazione in ogni tempo ed epoca.
Cerchiamo di analizzare le parole
della profezia:
"Segno di contraddizione". Dal momento che il Verbo di Dio si è
incarnato è diventato il più importante segno di contraddizione.
La sua natura e il suo insegnamento sono come una colonna torreggiante di luce
che attira sicuramente l'attenzione di tutti, e invita tutti a prendere una
posizione. In rapporto al proprio comportamento nei confronti di Cristo le persone
si dividono in due gruppi. Tutta la storia dell'umanità, dopo la sua
venuta, si sta muovendo attorno ad un asse che è Cristo. Il significato
più profondo degli eventi storici di ogni tempo, non è - come
alcuni, arbitrariamente, hanno sostenuto – l’abbondanza soprattutto
economica, ma è l’espressione e la manifestazione del proprio atteggiamento
anche dei popoli in rapporto con Cristo e la Sua legge. Questo è il "segno
di contraddizione". Ci sono coloro che lo accettano e coloro che lo negano.
Ci sono quelli che si mettono sotto la sua bandiera, soldati fedeli del suo
regno celeste, e coloro che combattono gli ideali che ha scritto con il suo
sangue e il suo sacrificio. La storia dopo la venuta di Cristo indica il movimento
e il percorso dell’essere o non essere cristiano nella vita degli individui
e delle società. Infatti, le persone e le famiglie che lo accettano e
si conformano al suo insegnamento hanno un’evoluzione verso la "resurrezione"
un’evoluzione felice nonostante le prove della vita. Al contrario, quelli
che assumono un atteggiamento negativo e rifiutano di sottostare alla sua divina
volontà, si evolvono in un modo che porta "alla caduta", sulle
loro vie c'è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via
della pace"(Rm 3 16-17), perché come ha detto molti secoli prima
il Profeta: "coloro che allontanano se stessi da Dio si perdono”.
(Sal OB-27). Anche la società e le nazioni possono andare o verso la
resurrezione o verso la caduta, secondo se seguono prevalentemente l'insegnamento
cristiano oppure se hanno un spirito anti-cristiano. E ' incontestabile la profezia
che il Signore Gesù Cristo "è per la caduta e per l'innalzamento
di molti .. ".
Già durante la vita terrena
di Cristo il suo insegnamento e la sua natura sono stati "segno di contraddizione"
avendo doppio significato. Anche i discepoli si domandarono: «Chi è
dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?». (Marco
d 41). E il Signore stesso chiese «Chi dicono gli uomini che io, il Figlio
dell'uomo, sia?».(Mt XVI 13). Ed essi dissero: «Alcuni, Giovanni
Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti».
Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?».
E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio
vivente».
Da allora, attraverso i secoli e le generazioni, tutte le persone si trovano
di fronte a questa domanda: " Chi è dunque costui?"
Molte persone di fronte a questa domanda rispondono inchinandosi al Dio-Uomo
e obbediscono alla volontà divina. Saggi e semplici si mettono sotto
la bandiera del Signore guidati dal suo Evangelo, professando la loro fede in
Lui. Ma ci sono altri che lo considerano semplicemente come una magnifica persona
e sollevano seri dubbi in relazione alla sua Divinità.
Ma il Signore non è solo
nella fede "segno di contraddizione", ma lo è anche in campo
morale, infatti nel vangelo di Giovani è scritto (Gv 7 43):”Ci
fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui”. Perché il Signore
non si è presentato solo come insegnante, ma ci chiede anche di adeguare
la nostra vita secondo i suoi insegnamenti. Quindi le persone si dividono. Da
una parte sono coloro che comprendono che il suo insegnamento è il più
alto insegnamento morale e l’accettano adeguando il loro modo di vivere
ripetendo le parole di Pietro: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai
parole di vita eterna”.
Dall’altra parte ci sono coloro che dicono: «Questo parlare è
duro, chi lo può capire?». (Giovanni 6 60). Per loro l’insegnamento
del Signore è duro sia d’ascoltare e da accettare e cosi si allontanano
dalla via divina.
Ma, mentre il Signore si presenta come un "segno di contraddizione" ed " è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti", in rapporto all'atteggiamento di ciascuno, rimane la realtà che ogni persona prenderà una posizione: con Cristo o contro Cristo. Ci sono anche coloro che immagino, illudendosi, di prendere un atteggiamento che è indifferente, né di accettare con fervore la fede cristiana ma neanche di contrastarla dimenticando le parole del Signore: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”. (Matteo l-30. Coloro che sembrano essere indifferenti e neutrali, in realtà sono contro il suo insegnamento. Sono colpevoli ed alleati del male, costoro rinnegando il Signore e la sua volontà. Purtroppo la maggioranza della gente sono di fronte a Cristo né caldi né freddi. Sono tiepidi dimenticando le parole dell’apocalisse: “Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca”. (Apocalisse 3 16), affermando che il Signore ci vuole ferventi sostenitori del suo insegnamento dedicando a lui ogni sforzo e volontà per vivere una vita ad imitazione di Cristo. I tiepidi nella fede sono alleati con il male.
Diventiamo dunque discepoli e figli di Dio in Gesù Cristo cercando di avere una vita a sua imitazione una vita di pentimento per poter dire anche noi con l’animo sereno: «Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».